In una intervista critica le modalità con cui l’istituto guidato da Andrea Orcel sta tentando la scalata alla banca tedesca e lancia l’allarme: piccole e medie imprese potrebbero rivolgersi altrove
Stanno facendo discutere le parole di Jens Weidmann, presidente del Consiglio di sorveglianza di CommerzBank ed ex presidente della Bundesbank per 10 anni, dal 2011 al 2021, che per la prima volta ha commentato l’interesse di UniCredit per l’istituto bancario tedesco. In una intervista al giornale economico Handelsblatt, Weidmann si è detto molto scettico su una fusione amichevole. “È come un qualsiasi rapporto – ha spiegato – se non ha successo all’inizio, sarà difficile“, esprimendo dubbi sul fatto che un’acquisizione ostile nel settore bancario possa creare valore sostenibile.
“UNICREDIT CI HA SORPRESI”
Attualmente UniCredit detiene una quota potenziale di circa il 28% in CommerzBank: il 9,5% direttamente, mentre il restante 18,5% tramite strumenti finanziari. Una mossa che ha colto di sopresa sia il governo tedesco che i vertici della banca stessa. Sono proprio le modalità di questa operazione a essere oggi contestate da Weidmann: “Nelle fusioni è importante che i dirigenti si parlino prima in uno spirito di fiducia e sviluppino un’intesa comune – ha detto nell’intervista – UniCredit ha deciso di non farlo e ci ha sorpreso con il suo ingresso. Non è un bello stile“…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.