Il Brent supera la soglia dei 60 dollari per la prima volta dal 20 febbraio 2020 mentre anche il WTI viaggia ai massimi di un anno, prezzi supportati da attese di ripresa economica globale anticipate dalle Borse
Per la prima volta dallo shock da coronavirus che ha investito un anno fa tutti i mercati, il prezzo del petrolio ha recuperato i livelli di inizio 2020, con i futures sul Brent che hanno superato la soglia dei 60 dollari al barile mentre il benchmark americano WTI si è portato sopra i 57 dollari. Come altri asset, anche il petrolio completa così il potente rimbalzo dall’abisso in cui era precipitato tra marzo e aprile, con l’episodio dei contratti futures che erano addirittura per qualche ora entrati in territorio negativo.
ASPETTATIVE DI ROBUSTA RIPRESA
A supportare i prezzi questa volta non sono tanto le manovre dei produttori dirette a sostenere le quotazioni riducendo la produzione, quanto le aspettative di una robusta ripresa dell’economia mondiale anche sulla spinta del pacchetto di stimoli da 1.900 miliardi di dollari in arrivo dalla nuova amministrazione americana guidata dal Presidente Joe Biden. Il petrolio è l’ultima classe di asset che si unisce al rimbalzo, dopo l’azionario, che per quanto riguarda Wall Street non solo ha recuperato i livelli pre-virus ma li ha addirittura superati, dopo le obbligazioni societarie e dopo altre materie prime…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.