Mentre sia lo yen giapponese che l’euro sono scambiati ai minimi da molti decenni, Jens Søndergaard (Capital Group) reputa le valute dei mercati emergenti convenienti con l’eccezione di quelle latinoamericane
La crescita globale sta rallentando più rapidamente del previsto alimentando timori per una recessione mentre l’inflazione resta persistente. Per contrastare la corsa dei prezzi al consumo le banche centrali dei mercati sviluppati e di quelli in via di sviluppo stanno aumentando i tassi di interesse in modo aggressivo. Un contesto nel quale si registrano significativi movimenti nelle valute come reazione al cambiamento dei relativi fondamentali macro.
PERCHE’ IL DOLLARO PUO’ PROSEGUIRE LA SUA ASCESA
“Il dollaro USA dovrebbe proseguire la sua ascesa per almeno altri sei mesi per alcuni validi motivi” fa sapere Jens Søndergaard, analista valutario di Capital Group “L’economia statunitense è più solida rispetto alle altre principali economie e la Federal Reserve prosegue nel rialzo aggressivo dei tassi per contrastare le pressioni inflazionistiche. Nel resto del mondo, invece, la crescita è debole, il carovita è trainato principalmente dai prezzi dell’energia, i salari reali sono fortemente compressi e le banche centrali sono costrette ad effettuare dei rialzi dei tassi che potremmo definire “errati“…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.