I prezzi di Borsa sono tutti sopra quelli delle Ops sul piatto per le cinque partite aperte a novembre da Bpm su Anima, fino all’ultima di Bper su Sondrio. Mediobanca e Generali sempre lo snodo cruciale
La Borsa di Milano, buon’ultima tra le europee, per non parlare di Wall Street, ha recuperato i livelli precedenti la crisi finanziaria globale del 2008. Ma non i due campioni bancari, Intesa e Unicredit che, come gli altri titoli del credito europei, viaggiano ancora sotto le quotazioni del 2007, gonfiate dalle mega fusioni che diedero loro vita, realizzate senza badare a spese. A differenza di allora, oggi il risiko bancario che si è riacceso con ben cinque operazioni lanciate in soli tre mesi, è diventato molto più attento, “tirato” e oculato, quasi low cost, dato che in tutti i casi le quotazioni degli obiettivi presi di mira viaggiano sopra il prezzo teorico corrispondente alle offerte di scambio carta contro carta. Il titolo Anima è ancora ben sopra il concambio offerto a novembre da Banco Bpm, lo stesso dicasi per Mediobanca-Mps, per Unicredit-Banco, per Ifis-Illimity e infine per Bper-Sondrio, il cui premio è evaporato subito dopo l’annuncio.
INTESA ALLA FINESTRA, PREPARA MOSSA A SORPRESA?
I prezzi di Borsa dicono che il mercato si aspetta rilanci e vuol vedere offerte più generose per promuovere la nuova tornata del risiko, un prezzo che gli offerenti però sembrano molto riluttanti a pagare. In tutto sono in ballo una trentina di miliardi teorici, che diventano 50 se al conto si aggiunge l’offerta di Unicredit su Commerz, per ora impantanata nella palude tedesca. Il grande capo di Intesa Sanpaolo intanto gioca a fare il Nanni Moretti della situazione (dal famoso “mi si nota di più se vengo o se non vengo?” di Ecce Bombo nel 1978) e bolla come confusionaria la situazione. Ci si chiede se si prepara a spiazzare tutti con una mossa a sorpresa o se veramente crescere ancora in Italia non lo interessa e neanche gli conviene…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.