La realizzazione dei vaccini contro il Covid-19 non ha portato benefici alle grandi aziende farmaceutiche, ma ha fatto bene a realtà più piccole come Moderna e BioNTech
Si legge spesso sui giornali e si ascolta dagli ‘esperti’ in tv che la pandemia e i vaccini sarebbero stati una ‘bonanza’ per i colossi farmaceutici che si starebbero arricchendo grazie alla distribuzione in corso di centinaia di milioni di dosi, ma i dati mostrano che non è così, come il grafico qui sotto che mette a confronto i titoli farmaceutici dello S&P 500 (linea blu) con il resto dell’indice (linea nera) nell’ultimo anno.
IL VACCINO NON PAGA I BIG
I titoli farmaceutici raccontano in realtà storie molto diverse a seconda della categoria di appartenenza. Colossi affermati da tempo con un mercato globale, come Pfizer, Astrazeneca e Johnson & Johnson, hanno beneficiato poco o nulla della vendita dei vaccini a prezzi oltretutto calmierati, e nel corso del 2020 i rispettivi titoli hanno segnato in sequenza -0,8%, +0,3% e +7,9%. Questi colossi non avevano bisogno di dimostrare di poter sviluppare un vaccino per imporsi all’attenzione degli investitori e le vendite degli stessi vaccini hanno aggiunto poca roba ai rispettivi mega-fatturati…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.