I tassi in crescita, l’inflazione, le turbolenze sui mercati finanziari e il deterioramento del quadro economico stanno mettendo sotto pressione molte città con valutazioni troppo elevate. E la situazione potrebbe peggiorare nell’ultimo quadrimestre dell’anno
È una vera e propria mappa di un sisma immobiliare a macchia di leopardo quella di UBS Real Estate Bubble Index 2022, lo studio annuale condotto dal Chief Investment Office di UBS Global Wealth Management (UBS GWM CIO) a livello mondiale. Lo scenario evidenzia quanto gli squilibri dei mercati immobiliari residenziali metropolitani globali siano molto elevati e i prezzi non proprio in linea con i crescenti tassi d’interesse. La correzione dei prezzi è già iniziata in alcune zone, in altre si prevede che partirà nel prossimo semestre.
DA TORONTO A TOKYO PASSANDO PER FRANCOFORTE
Si parte dal Canada, Toronto, la città a più alto tasso di rischio di scoppio della bolla residenziale, per rimbalzare in Europa, tra Francoforte, Zurigo e Monaco. Si approda poi a Hong Kong e si ritorna in Canada, stavolta a Vancouver. Tutte aree segnate in rosso sulla mappa di Ubs Real Estate Bubble Index 2022, sempre in rosso ci sono anche Amsterdam, Tel Aviv e Tokyo. Negli Stati Uniti, tutte le cinque città analizzate viaggiano in territorio sopravvalutato, con uno squilibrio più evidente a Miami e Los Angeles rispetto a San Francisco, Boston e New York. I mercati immobiliari residenziali a Stoccolma, Parigi e Sydney rimangono sopravvalutati, nonostante qualche tendenza di raffreddamento. Altri mercati immobiliari residenziali con segnali di sopravvalutazione sono Ginevra, Londra, Madrid e Singapore…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.