Secondo Joshua Crabb (Robeco) i fondamentali di Asia-Pacifico non giustificano la divergenza nelle valutazioni rispetto a Wall Street e questo costituisce un’opportunità per gli investitori che desiderano diversificare
Un’inflazione persistente alimentata, soprattutto (ma non solo) in Europa dalla crisi energetica e dalle ripercussioni della guerra in Ucraina sui beni agricoli e l’incertezza del mercato immobiliare nella Cina colpita dal Covid, hanno portato a forti rialzi dei tassi d’interesse negli Stati Uniti e in Europa. Una combinazione di fattori che ha esasperato l’avversione al rischio spingendo il dollaro USA all’inizio di settembre 2022 sui massimi di due decenni.
I SOLIDI FONDAMENTALI DELL’ASIA-PACIFICO
In questo contesto si è ampliato il divario tra le valutazioni delle azioni dell’Asia-Pacifico e quelle degli Stati Uniti attestandosi su livelli estremi che non si vedevano dalla fine degli anni ’90, quando l’area attraversava una crisi debitoria. “I fondamentali non sembrano giustificare tale divergenza nelle valutazioni e questo costituisce un’opportunità per gli investitori che desiderano diversificare dall’Europa o dagli Stati Uniti, o impiegare un po’ di liquidità” fa sapere Joshua Crabb, Head of Asia Pacific Equities di Robeco...
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.