Il caro energia mette pressione sui prezzi al consumo in Europa e rende il compito della Banca centrale europea ancora più arduo: alzare i tassi e rischiare una recessione oppure privilegiare la crescita lasciando correre l’inflazione?
La corsa dell’inflazione nell’area euro continua. A marzo, secondo la stima flash di Eurostat, i prezzi al consumo sono saliti del 7,5% dal 5,9% di febbraio. Un dato superiore alle attese (+6,9%) che rappresenta il rialzo più importante dal 1997, cioè da quando viene pubblicata la serie storica.
IL PESO DEL CARO ENERGIA
Guardando ai singoli Paesi, l’inflazione è cresciuta a marzo del 7% in Italia, del 7,6% in Germania, del 5,1% in Francia e del 9,8% in Spagna. Se si analizzano le componenti del dato europeo, come da attese è la componente energia a incidere di più sull’inflazione, con un rialzo del 44,7% a marzo contro il 32% di febbraio. Crescita più contenuta, invece, per i prezzi al consumo delle altre componenti: cibo, alcol e tabacco (5%, rispetto al 4,2% di febbraio), beni industriali non energetici (3,4%, contro il 3,1% di febbraio) e servizi (2,7%, contro il 2,5% di febbraio)…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.