L’assemblea dei soci segnerà il passaggio definitivo alla gestione Mps, con l’ex ministro Grilli scelto come presidente. Sul tavolo il piano di integrazione, le sinergie e la valorizzazione del marchio storico
Domani mattina, a porte chiuse si riunirà l’assemblea che darà vita alla nuova Mediobanca. Un momento simbolico e operativo insieme: si chiude il lungo ciclo guidato da Alberto Nagel e Renato Pagliaro e si apre la stagione del controllo senese, con Montepaschi che detiene ormai l’86,3% del capitale. L’assise, presieduta per l’ultima volta da Pagliaro, varerà il nuovo consiglio di amministrazione e segnerà la nascita di una governance tutta da scrivere. Il cda nominerà presidente Vittorio Grilli, già ministro dell’Economia, e ad Alessandro Melzi d’Eril. Dovrebbe essere individuato anche un vicepresidente tra i nuovi consiglieri, dopo le dimissioni di Vittorio Pignatti Morano.
I NUOVI VERTICI MEDIOBANCA
Per ora Mediobanca sotto la guida di Mps non avrà alcun direttore generale: le deleghe operative di Saverio Vinci potrebbero confluire direttamente nelle mani del ceo. Tra i nuovi consiglieri figurano nomi di rilievo come Paolo Gallo (Italgas), Andrea Zappia (ex Sky Italia, oggi in EssilorLuxottica) e Sandro Panizza, unico membro confermato della vecchia squadra. Il nuovo cda si occuperà inoltre della composizione dei comitati endoconsiliari e della revisione del calendario finanziario. La trimestrale, inizialmente prevista per il 10 novembre, verrà anticipata a prima del 6, in modo da allinearsi alle tempistiche del gruppo senese…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.