Pictet AM, in un’analisi a cura di Steve Freedman, segnala le esperienze più avanzate e promettenti, insieme ai rischi di impatto ambientale. La strategia d’investimento per cavalcare il nuovo megatrend
Le città hanno sempre più bisogno di applicazioni di Intelligenza Artificiale, che si tratti di prevedere la domanda di acqua ed elettricità, la congestione del traffico o facilitare la risposta a catastrofi naturali ed epidemie, per diventare più resilienti di fronte alle sfide future. Ma il pieno potenziale sarà raggiunto solo se si riusciranno ad abbattere le barriere informative e se si potranno sfruttare le fonti di dati sia private che pubbliche. Lo sottolinea un commento su come Intelligenza Artificiale e big data rivoluzionano la resilienza urbana, a cura di Steve Freedman, Head of Research and Sustainability of Thematic Equities di Pictet Asset Management, che cita Copenaghen, Singapore e Barcellona come testimonianze di dove si potrebbe arrivare.
I CASI DI COPENAGHEN, BARCELLONA E SINGAPORE
La capitale danese ha stretto una partnership con Google per mappare la qualità dell’aria generando informazioni per politiche antinquinamento e la pianificazione urbana, e sta progettando nuovi quartieri che includano le cosiddette “Thrive Zones”, interconnesse con scuole, parchi giochi e trasporti integrati. Anche Amburgo, Dublino, Amsterdam, Londra e Bangalore stanno dando vita a iniziative simili, mentre la capitale catalana utilizza big data, machine learning e IA per prevedere il consumo idrico e le esigenze di manutenzione, gestire l’approvvigionamento e il trattamento delle acque reflue. Singapore è stata una pioniera sia nell’utilizzo di sistemi di trasporto intelligenti, sia per aver utilizzato i big data per fornire risposte efficaci alla pandemia…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.