Un’analisi recente di Hays Italia ha rivelato che l’Italia si colloca tra le ultime nazioni per soddisfazione dei lavoratori, sia per il posto di lavoro che per la retribuzione.
Cosa è successo
Secondo un report pubblicato venerdì, l’analisi di Hays Italia ha mostrato che l’Italia è tra le nazioni in cui i lavoratori sono meno soddisfatti, sia in termini di posto di lavoro che di retribuzione.
Nonostante la percentuale di italiani soddisfatti del lavoro sia cresciuta nel 2023, raggiungendo il 61% (dal 47% nel 2022), l’Italia si colloca al penultimo posto tra le nazioni analizzate, seguita solo dal Portogallo (49%).
Carlos Soave, managing director di Hays Italia, ha sottolineato l’importanza di investire per migliorare il livello di soddisfazione dei dipendenti per trattenerli, puntando sui bisogni intangibili dei dipendenti e non solo sullo stipendio.
L’Italia è ben lontana dai Paesi più “virtuosi” come la Repubblica Ceca (78%), Romania (73%) e UK (73%). Anche sotto il profilo retributivo, in Italia i soddisfatti del loro salario rappresentano solo il 57% del campione, un dato comunque migliore rispetto al Portogallo (40%) ma ancora una volta nettamente inferiore alla Repubblica Ceca (77%).
Perché è importante
Questi dati evidenziano l’importanza di monitorare i livelli di soddisfazione dei propri dipendenti per riuscire, quantomeno, a trattenerli. Per i manager e gli imprenditori, adottare misure per creare un ambiente di lavoro attrattivo e premiante diventa fondamentale. L’analisi di Hays Italia suggerisce che puntare sui bisogni intangibili dei dipendenti, oltre allo stipendio, può essere una strategia efficace per migliorare la soddisfazione sul lavoro.
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