L’ultimo studio di The European House – Ambrosetti evidenzia una tendenza interessante in Italia: nonostante un’inclinazione crescente verso i pagamenti digitali, il contante mantiene un ruolo predominante nell’economia del paese.
Cosa è successo
Nonostante un crescente interesse verso i pagamenti digitali, l’Italia rimane fedele all’uso del contante.
La ricerca di The European House – Ambrosetti rivela che l’80% degli esercenti italiani accetta pagamenti digitali, ma solo una minoranza ha adottato sistemi P2P come Paypal e Satispay. La pressione dei consumatori ha portato il 58% degli esercenti ad introdurre il cashless, temendo di perdere fino al 26% della clientela senza questa opzione.
Oltre la metà degli intervistati ha notato un incremento delle vendite dopo l’adozione del cashless. Tuttavia, solo il 13,7% ha scelto il cashless per la maggiore sicurezza percepita, mentre il 20% considera ancora il contante il metodo più sicuro, soprattutto nelle regioni meridionali.
La mancanza di competenze digitali tra gli esercenti è un altro ostacolo: il 60% valuta il proprio livello di analisi dei dati cliente come basso o molto basso, e quasi la metà non ritiene necessarie competenze digitali avanzate.
Nonostante ciò, il Buy Now Pay Later (BNPL) sta guadagnando terreno, con il 40% degli utenti che ha utilizzato questa opzione per almeno il 10% dei propri acquisti online nel 2023. Inoltre, i pagamenti digitali hanno un impatto positivo sull’ambiente, con una carbon footprint inferiore del 21% rispetto ai pagamenti in contante.
Il rapporto di Minsait Payments pone l’Italia al primo posto in Europa per preferenza del contante, con il 37,4% della popolazione che lo sceglie come metodo di pagamento principale. La sicurezza, la facilità d’uso, la gratuità e la velocità sono i fattori chiave nella scelta di un mezzo di pagamento, ma la sicurezza rimane la principale sfida per il settore nei prossimi anni.
Perché è importante
La resistenza del contante in Italia non è un fenomeno isolato, ma parte di una più ampia discussione sul futuro dei pagamenti. Il passaggio al digitale è una tendenza globale, ma la transizione è graduale e incontra diversi ostacoli. La preferenza per il contante può essere attribuita a vari fattori, tra cui la percezione della sicurezza, la resistenza al cambiamento e le abitudini consolidate.
La sfida per il settore dei pagamenti in Italia sarà quella di superare queste barriere, promuovendo l’alfabetizzazione digitale e garantendo la sicurezza dei sistemi di pagamento. La crescita del BNPL e l’impatto ambientale positivo dei pagamenti digitali sono segnali di un cambiamento in atto, ma la strada verso un’economia completamente cashless è ancora lunga.