Gli esperti di J.P. Morgan AM analizzano gli effetti a catena sui mercati finanziari del “risveglio” dei risparmiatori titolari di depositi e vedono valutazioni interessanti in alcuni segmenti
Via via che i depositanti spostano la liquidità dai conti bancari poco remunerativi, gli effetti a catena potrebbero frenare ulteriormente l’erogazione di credito all’economia reale e forse indurre la Fed a cambiare rotta. Sebbene sia sempre difficile prevedere con precisione l’inizio della prossima recessione, gli investitori dovrebbero continuare a tenere conto sia delle valutazioni interessanti che emergono da determinati segmenti del mercato obbligazionario sia del ripristino della “giusta” correlazione, fattori che potrebbero offrire protezione in questa fase avanzata del ciclo. Sono le indicazioni del Bond Bulletin settimanale a cura del team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management, titolato “Il letargo dei risparmiatori”, che esamina gli effetti a catena in tutti i mercati finanziari del loro “risveglio”.
TRASFORMATA IN LIQUIDITA’ UN’ASSET CLASS DORMIENTE
Secondo il Bond Bulletin infatti, i titolari dei depositi sono in letargo da quasi 15 anni, dopo che l’allentamento quantitativo e i tassi negativi hanno penalizzato il rendimento dei conti di risparmio, trasformando la liquidità in un’asset class dormiente. Inizialmente, l’attuale ciclo di inasprimento monetario negli USA non ha modificato questa dinamica, lasciando immobili i rendimenti dei conti di risparmio. Ma, mettendo in evidenza il crescente costo/opportunità dei bassi tassi sui depositi, la recente crisi bancaria ha risvegliato i risparmiatori dal letargo…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.