Sebbene le autorità cinesi possano adottare misure a breve termine per migliorare il sentiment, le numerose sfide che continuano a ostacolare la crescita, i mercati del credito e quelli azionari sono molto più difficili da invertire
Dopo aver chiuso il 2022 con un ribasso del 16,8% (indice MSCI China NR in euro), le azioni cinesi hanno subito di recente un ulteriore sensibile deprezzamento. Una correzione che ha posizionato le valutazione a livelli dai quali, storicamente, hanno recuperato nei mesi e negli anni passati. E’ possibile che, con la crescente attenzione del governo di Pechino per la debolezza del mercato azionario, si assista nuovamente a una breve ripresa dai livelli di ipervenduto.
UN’OPPORTUNITA’ PER RIDURRE L’ESPOSIZIONE ALL’AZIONARIO CINESE
“Se ciò accadesse – fa sapere Wolf von Rotberg, Equity Strategist di J. Safra Sarasin – riteniamo che rappresenterebbe un’opportunità per ridurre l’esposizione, anziché un motivo per aggiungerne”. Il manager reputa infatti improbabile che il lungo elenco di sfide che continuano a ostacolare la crescita, i mercati del credito e quelli azionari possano risolversi in breve termine, e questo lascia di fatto esposte le azioni cinesi a significativi rischi di ribasso nel medio termine…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.