Gli esperti analizzano fattori di forza e prospettive dei titoli esposti alla crescita dopo la riscossa del 2023 e la buona partenza del 2024. Una rivoluzione appena all’inizio
L’azionario USA nel 2023 è stato dominato dai titoli growth, guidati dal gruppo dei “Magnifici Sette” (Apple, Microsoft, Alphabet, Amazon, Nvidia, Tesla, Meta), e mentre si snoda il 2024 molti investitori si chiedono se la straordinaria performance sia meritata e, cosa più importante, se sia sostenibile. Per fornire una risposta, Jennison Associates, affiliata di PGIM specializzata in growth equity, sottolinea l’importanza di considerare l’andamento del mercato e il contesto macroeconomico dal 2020. I mercati sono stati scossi da una serie di eventi straordinari, dalla pandemia, al quantitative easing, dalle guerre in Ucraina e Medio Oriente alle tensioni con la Cina, senza dimenticare l’inflazione e il ciclo più restrittivo di politica monetaria mai visto nell’ultima generazione.
PESSIMISMO DEL 2022 ROVESCIATO NEL 2023
Nel 2022 l’inflazione e il costo del denaro hanno preso a salire, abbassando la tolleranza al rischio, portando a sottoperformare drammaticamente le società con minimi cash flow e valutazioni elevate, come anche chi aveva beneficiato in modo sproporzionato della domanda indotta dalla pandemia. L’analisi di Jennison Associates giudica il pessimismo di allora troppo estremo e non giustificato dai fondamentali, una visione infatti rovesciata nel 2023, quando molte di queste società hanno beneficiato delle valutazioni depresse e delle attese di miglioramento di redditività a breve e medio termine…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.