Nick Stansbury, Head of Climate Solutions di Legal & General Investment Management, prevede che la crisi del gas naturale possa durare ancora molti anni, provocando lunghi periodi di carenza sui mercati
L’attuale crisi del gas naturale vede l’Europa tra i mercati che saranno più colpiti a causa dei suoi scarsi investimenti in diversificazione dell’offerta e in produzione interna. Gli Stati Uniti potrebbero invece vedere una convergenza al rialzo del prezzo del gas naturale, che per anni è stato fortemente sotto la media per via della scarsa capacità di liquefazione. In generale, la domanda di gas naturale dovrebbe subire una forte flessione nel 2030, quando i governi dovranno abbandonare questa commodity per rispettare l’impegno di tenere l’innalzamento medio delle temperature sotto gli 1,5 gradi centigradi.
ALLE PORTE DI UNA CRISI GLOBALE DEL GAS
Sono le principali indicazioni dell’analisi di Nick Stansbury, Head of Climate Solutions di Legal & General Investment Management, secondo cui si prospetta una crisi del gas di lungo periodo. Dopo anni di investimenti insufficienti, il mondo è alle porte di una crisi globale del gas, e ad aggiungere ulteriori elementi di incertezza c’è il fatto che gli ambiziosi obiettivi climatici che molte nazioni si sono poste sono incompatibili con gli attuali livelli di domanda. LGIM ritiene che la vera responsabilità della crisi sia da ricercare in anni di investimenti insufficienti, che hanno portato a un’offerta di energia scarsamente diversificata…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.