Gli esperti di PGIM Fixed Income, ClearBridge Investments (Gruppo Franklin Templeton), Generali Asset Management e abrdn delineano le prospettive per l’economia e i mercati in questa nuova fase di allentamento monetario
La Federal Reserve ha deciso di tagliare i tassi di interesse dello 0,50% e prevede altri due tagli entro la fine dell’anno. “Non si può tuttavia escludere che, un ulteriore indebolimento del mercato del lavoro, nonché dati non brillanti sui consumi al dettaglio, possano spingere la banca centrale statunitense ad una diversa traiettoria di allentamento monetario” ha commentato Tom Porcelli, Chief US Economist di PGIM Fixed Income, secondo il quale ora l’attenzione si sposta sul tasso neutrale (quello che non alimenta né la crescita né la rallenta) percepito e sull’orizzonte temporale necessario per raggiungerlo.
ALTRI 100 PUNTI BASE DI TAGLI FINO AL 2025
“Dal momento che la Fed prevede altri 100 punti base di tagli fino al 2025, il tasso dei Fed funds dovrebbe raggiungere il livello terminale del 2,9% all’inizio del 2026” ha specificato Porcelli. In tutti i casi, come la stessa Fed ha chiaramente comunicato, l’entità e la portata dell’ulteriore accomodamento saranno calibrate in funzione dei prossimi dati economici: se quelli sull’inflazione o sull’occupazione dovessero discostarsi dalle tendenze recenti, potrebbe essere necessario rimodulare le aspettative sia per i tassi a termine che per la volatilità…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.