L’aumento dei tassi di interesse delle banche centrali sta avendo un impatto sulla rata dei mutui. Cala la domanda ma il rischio sistemico è più basso rispetto al 2008
L’aumento dei tassi di interesse fa salire anche le rate dei mutui. In Italia corrono verso il 4%, mettendo in allarme le famiglie per il peso dei costi. Per la prima volta in oltre 20 anni, negli Usa i tassi sui mutui trentennali sono al 7,2%. Questa impennata dei tassi sta causando un crollo della domanda di prestiti che ha toccato i minimi dal 2015. “In un anno, la domanda è arretrata del 40% circa, segnando la flessione più consistente dopo la crisi del 2008”, spiega in un’analisi sul settore immobiliare statunitense Enguerrand Artaz, gestore di La Financiere de l’Echiquier.
COME NELLA GRANDE CRISI DEL 2008?
Anche nel 2008 la crisi economica era iniziata l’anno prima con quella dei mutui subprime negli Stati Uniti. “I parallelismi sono tanti se si osservano gli ultimi dati relativi al mercato immobiliare americano”, prosegue Artaz. “All’inizio della scorsa settimana, l’indice di fiducia degli immobiliaristi ha toccato i minimi, escluso il Covid, dal 2012, con una contrazione annua maggiore rispetto a quella che ha preceduto la crisi del 2008”. E anche i cantieri autorizzati ma non avviati ha raggiunto il numero più elevato dalla fine del 2008…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.