Secondo Clement Inbona, Fund Manager della società, la Banca Europea deve affidarsi ai modelli previsionali e non ai dati del passato per reagire tempestivamente alla disinflazione
La prima volta in cui Christine Lagarde pronunciò l’espressione “data dependent” risale al 3 febbraio 2022. A due anni di distanza, nella conferenza stampa del 7 marzo in cui ha descritto l’approccio adottato dalla BCE per condurre la sua politica monetaria, la presidente della Banca Centrale Europea è tornata a ripeterla altre cinque volte. Secondo Clement Inbona, Fund Manager di La Financière de l’Échiquier, questa coincidenza ha un’eco sinistra.
LA METAFORA DELLO SPECCHIETTO
“La BCE, in altri termini, non si affida a modelli previsionali per anticipare la traiettoria economica dell’Eurozona – spiega Inbona – ma basa il suo approccio sui dati, per definizione osservati, e quindi retrospettivi e non prospettici. È come se un automobilista guidasse concentrandosi sullo specchietto retrovisore e non sul parabrezza, una pratica in teoria pericolosa…”..
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.