Il Fondo Monetario Internazionale ha certificato quello che i mercati già sentivano: nel 2023 la tanto annunciata recessione non ci sarà. Ma d’altra parte viviamo nell’epoca delle grandi previsioni sbagliate…
Contrordine investitori! La recessione più annunciata della storia a quanto pare non ci sarà. Stiamo parlando di quella che avrebbe dovuto investire i Paesi sviluppati, e in particolare quelli europei, più esposti alle conseguenze della guerra. Ma le ultime previsioni del Fondo monetario internazionale parlano di “economie occidentali sorprendentemente resilienti” ai venti contrari degli ultimi mesi. E così ecco la sorpresa: addio (per il momento) recessione, benvenuta crescita, anche se timida.
I DATI DEL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE
Guardiamo allora le stime pubblicate ieri dall’Fmi. Nel 2023 il Pil globale crescerà del 2.9% (+0,2% rispetto all’ultima previsione) e poi del 3,1% nel 2024. L’Eurozona crescerà dello 0,7% nel 2023 e dell’1,6% nel 2024. Ma le sorprese arrivano dai Paesi più industrializzati. Per la Francia è stata confermata la crescita del Pil allo 0,7%, mentre Italia e Germania – guarda un po’ – non avranno il segno meno davanti alla crescita del 2023. L’Italia, vista a -0,2% lo scorso ottobre, potrebbe crescere dello 0,6% nel 2023 mentre per la Germania la stima attuale è di una crescita dello 0,1% quest’anno, poco ma comunque meglio del precedente -0,3%…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.