Neuberger Berman giudica transitorie possibili sorprese al rialzo dell’inflazione e spiega perché non influiranno comunque sulla ripresa economica a lungo termine
È probabile che le sorprese dal fronte dell’inflazione possano generare volatilità nei mercati, ma si tratta di effetti transitori e poco influenti sulla ripresa a lungo termine. Negli attuali tempi di incertezza, causata da livelli record degli indici azionari, valutazioni elevate, liquidità abbondante e possibilità di assunzione aggressive di rischi assunti, i mercati possono traversare fasi di volatilità. È una situazione che può generare opportunità per aggiungere rischio, in concomitanza con la riapertura e l’espansione della ripresa. I recenti scivoloni si sono verificati dopo che S&P 500 e European STOXX 600 hanno toccato massimi record.
IL PESO DI MOLTE INCERTEZZE
Sono le conclusioni delle ‘Prospettive settimanali del CIO firmate da Joseph V. Amato, President and Chief Investment Officer – Equities di Neuberger Berman, che ricorda che tra le azioni più volatili del momento ci sono i titoli growth tecnologici con multipli elevati e sensibili ai tassi d’interesse, che hanno trainato le performance di indici large-cap statunitensi. Amato aggiunge che le tensioni geopolitiche sono maggiori e le preoccupazioni legate al coronavirus si sono spostate dagli Stati Uniti e dall’Europa all’Asia e, in futuro, saranno legate al debito e alla pressione fiscale derivanti dai pacchetti di stimolo di oggi…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.