Investire in ecosistemi economici in evoluzione strutturale e in società che dimostrano vantaggi sostenibili acquistate a prezzi ragionevoli nelle fasi di volatilità: ecco, la strategia di Invesco per il successo nel lungo termine
Negli anni Cinquanta e Sessanta si è rapidamente diffusa una scuola di pensiero accademico che partiva dal presupposto che i mercati finanziari fossero efficienti, al punto da non poter nemmeno tentare di riuscire a registrare performance superiori alla media. Tuttavia, un cospicuo gruppo di gestori attivi (tra i quali Invesco) è riuscito a sfatare questo mito.
INDIVIDUARE VINCITORI E PERDENTI
“Per farlo occorre una mentalità sempre meno diffusa nel mondo della gestione patrimoniale. La prima regola dell’investimento attivo consiste nell’inclinazione ad essere diversi, il che è più difficile di quanto si creda. Vi è infatti una forte pressione sociale a schierarsi con le opinioni meno controverse”, fa sapere Randall Dishmon, Senior Portfolio Manager Azioni globali di Invesco, che poi aggiunge: “A questa dinamica contribuiscono in ampia misura i media aziendali e il cosiddetto sell-side, cioè l’insieme delle istituzioni che si occupa della fase di sviluppo e collocamento iniziale delle azioni e delle obbligazioni, e di assistenza nella successiva fase di negoziazione sui mercati secondari dei singoli strumenti finanziari”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.