I mercati hanno già scontato la mossa della Fed perché non vedono grandi ostacoli a un possibile taglio dei tassi mercoledì. Invece né la BoE né la BoJ interverranno sui tassi di interesse
La media del rapporto debito/PIL dell’Unione Europea si attesta attualmente all’83%. Tuttavia, tra i grandi paesi della zona euro, soltanto la Germania è vicina al parametro iniziale del 60% previsto dai criteri di Maastricht. Infatti sia la Spagna, che ha già superato, seppur di poco, la tripla cifra, che la Francia, che viaggia al 115% ed è un ascesa, che l’Italia, che lo colloca al 138% del PIL (ma lontano dal picco del 154% toccato nel 2020), sono ben distanti dal livello ideale.
100 È IL NUOVO 60
Come sottolinea Hans-Jörg Naumer, Director, Global Capital Markets & Thematic Research nel weekly outlook di Allianz Global Investors, che fa il punto nella settimana caratterizzata dalla politica monetaria, “100 è il nuovo 60” e, di conseguenza, si prospettano acque agitate. “Anche prima della crisi di governo in Francia, gli spread tra i titoli governativi francesi e quelli tedeschi di pari scadenza si erano ampliati, superando persino quelli dei titoli greci e avvicinandosi a quelli dell’Italia. In parallelo, anche il debito pubblico statunitense in rapporto al PIL ha raggiunto il 100% e per i prossimi anni si prevede un’ulteriore crescita” spiega il manager…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.