Il principe Bin Salman sta investendo pesantemente nel mondo del gaming e il Paese arabo, oltre a comprare quote di società, sta attirando le star dei videogame
Quando si parla di videogiochi, l’istinto ci porta a guardare a Occidente (USA e Canada) e ad Oriente (Cina e Giappone). Stando a quanto ci apprestiamo a scrivere, però, in futuro potremmo trovarci a guardare in un’altra direzione, cioè a sud-est. Ossia, verso il Medio Oriente.
INTERESSE SAUDITA
L’Arabia Saudita, infatti, sta investendo pesantemente nel gaming, il che rientra nelle grandi manovre in atto già da anni in tutta la penisola araba per affrancarsi dal petrolio. Turismo ed energie rinnovabili sono solo alcuni degli esempi, e non stupisce che il principe Mohammed Bin Salman abbia deciso di investire anche nei videogiochi e nel business che gravita attorno ad essi. Lo scorso gennaio, per cominciare, Savvy Gaming Group (SGG), un gruppo controllato dal fondo sovrano saudita, ha investito negli esport acquistando ESL Gaming (risultato dell’unione tra ESL e Dreamhack avvenuta nel 2020) e FACEIT per un valore complessivo di 1,5 miliardi di dollari. Salvo poi fonderle in un unicum ribattezzato, non senza una certa fantasia, ESL FACEIT…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.