Credit Suisse resta negativo sulla divisa Usa e prevede che ne beneficeranno le azioni europee domestiche come utility e telecom insieme a quelle favorite da un euro forte, come vendite al dettaglio e linee aeree
Se l’euro riprenderà a rafforzarsi sul dollaro, l’azionario europeo dovrebbe sottoperformare in termini di valuta locale, dal momento che un guadagno del 10% della moneta unica determina una limatura dello 0,3% della crescita del PIL del Vecchio Continente e di circa il 6% degli utili societari. Per questo l’investitore dovrebbe guardare a azioni europee con focus domestico, come utility e telecom, o a settori che beneficiano di un euro forte, perché sostengono i costi in dollari, come segmenti del dettaglio e linee aeree. Un effetto collaterale della debolezza del dollaro è anche la sovraperformance dei mercati emergenti globali, perché sono correlati negativamente alla moneta americana.
RALLY IN UN MERCATO ORSO
Lo sostiene nelle sue Global Equity Strategy Weekly Observations Credit Suisse, che vede un trend in declino del dollaro sin da agosto 2020 e ritiene che il recente recupero rappresenti semplicemente un rally nell’ambito di un mercato “Orso”. Entrando nel dettaglio dei singoli titoli azionari europei, Credit Suisse esprime una preferenza per le società che sostengono più costi in dollari ma registrano maggiori ricavi in euro, citando le britanniche ABF e M&S insieme a Electrolux, mentre considera relativamente perdenti le azioni con caratteristiche opposte, come quelle della tedesca Infineon, della svizzera Richemont, della svedese Atlas Copco, e di Nokia…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.