Gli investitori digeriscono i dati positivi sull’inflazione europea che però per la numero uno della Bce resta ancora troppo alta, e restano in attesa del passaggio al Senato USA dell’accordo sul tetto al debito federale
I principali indici azionari europei si mantengono in territorio positivo recuperando dopo i minimi di due mesi toccati ieri dal DAX e dallo STOXX 600 dopo la conferma del rallentamento dell’inflazione nell’Eurozona a maggio, accompagnato però da commenti della numero uno della Bce secondo cui resta comunque ancora troppo elevata. L’effetto è un recupero dell’euro che torna sopra il livello di 1,07 rispetto al dollaro.
A Milano l’indice FTSE MIB si muove in buon rialzo poco sotto i massimi di seduta intorno a quota 26.500 punti, dopo tre sedute consecutive in rosso fa meglio delle altre piazze europee, sostenuto dai titoli bancari in netto progresso, dagli industriali e anche dai titoli legati a petrolio e energia. In buona evidenza Recordati dopo che JP Morgan ha alzato il target price mentre sul versante opposto si muove in netto calo Moncler.
Sugli altri mercati, oltre al recupero dell’euro sopra quota 1,07 contro dollaro, da rilevare un modesto rimbalzo del prezzo del petrolio dopo i recenti cali, con il WTI che passa di mano poco sotto i 79 dollari e il Brent a 73,5 dollari, mentre sono in lieve ribasso i rendimenti dei principali titoli di Stato, con i Btp a 10 anni appena sopra il 4,0% e il Bund tedesco al 2,25%.
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.