Stati Uniti, Europa, Cina e mercati emergenti dovrebbero confermare un’economia resiliente per i prossimi 12 mesi mentre correnti incrociate politiche e geopolitiche scorrono sotto la superficie
Le previsioni di una crescita continua, sostenuta dai presunti tagli dei tassi delle banche centrali e dalla generale accettazione delle continue agevolazioni fiscali portano il Global Macroeconomic Research Team di PGIM Fixed Income a delineare scenari di base di “moderazione” abbastanza simili negli Stati Uniti, in Europa, in Cina e nei mercati emergenti per i prossimi 12 mesi. “Nel frattempo, le correnti incrociate di sconvolgimenti politici, i rinnovati segnali di preoccupazione per la sostenibilità del debito, il percorso incerto della Cina e le continue lotte geopolitiche scorrono sotto la superficie. Il secondo semestre potrebbe essere caratterizzato da periodi di volatilità in entrambe le direzioni senza tuttavia riuscire a far deragliare l’espansione in atto” tengono però a precisare gli esperti del Team.
SOSTENIBILITÀ DEL DEBITO PUBBLICO
Secondo gli esperti, in autunno potrebbero riemergere le preoccupazioni sulla sostenibilità del debito di alcuni paesi. Dopo i timori per le elezioni lampo in Francia che hanno evocato la debacle del mini-bilancio del Regno Unito nel 2022, quest’autunno l’attenzione potrebbe spostarsi sul debito pubblico dell’Italia che dovrà affrontare alcuni passaggi politici importanti. “L’Europa può però ora contare su un più vasto repertorio di strumenti rispetto a quelli a sua disposizione in periodi precedenti caratterizzati da una certa volatilità (ad esempio, la Grecia nel 2015). Inoltre una maggiore enfasi sulla flessibilità rispetto all’austerity potrebbe avvantaggiare Paesi come la Francia, l’Italia e il Belgio, nell’ambito della Procedura per i disavanzi eccessivi della Commissione europea (PDE)” riferiscono i manager del Team di PGIM Fixed Income...
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.