Palazzo Chigi ridisegna gli equilibri finanziari italiani. Le prossime mosse saranno la scalata di Mps a Piazzetta Cuccia e poi l’integrazione con Banco Bpm. E l’asse della finanza si sposta da Milano a Roma
La bocciatura dell’ops di Mediobanca su Banca Generali segna una svolta nel risiko della finanza italiana. Quella che, nelle intenzioni dell’ad Alberto Nagel, avrebbe dovuto essere l’operazione capace di rafforzare Piazzetta Cuccia e costruire un polo del wealth management, si è trasformata in una sconfitta. Che pesa non solo sul futuro della banca, ma sull’intero sistema milanese. Al tempo stesso segna anche l’ennesimo colpo messo a segno dal Governo, con Giorgia Meloni nella regia politica e Giancarlo Giorgetti nel ruolo di braccio esecutivo. Governo sempre più attivo nel mettere in atto il proprio piano per controllare gli asset finanziari strategici del Paese.
OPS MEDIOBANCA FALLITA PER GLI ASTENUTI
Nagel ha lottato fino all’ultimo, e dice di non aver ancora finito, nel tentativo di convincere i soci Mediobanca della bontà del progetto. È arrivato in assemblea con un discorso che ha rivendicato la necessità di difendere l’indipendenza di Piazzetta Cuccia, ma si è scontrato con quelli che ha definito evidenti “conflitti di interesse” tra i soci stessi. La sua battaglia si è infranta contro una realtà politica ed economica più grande di lui. Il voto ha certificato la spaccatura tra gli azionisti. Solo il 35% si è espresso a favore, il 10% sono stati i contrari e il 32% gli astenuti. Proprio loro, di fatto, hanno decretato il fallimento dell’operazione…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.