La casa d’investimento sottolinea l’importanza della diversificazione sul mercato azionario, che ha permesso di subire un impatto limitato dopo i dazi imposti da Trump
I dazi imposti da Trump il 2 aprile hanno portato a un forte aumento della probabilità di recessione negli Usa già nel 2025. Le performance degli scorsi anni avevano aumentato notevolmente l’esposizione degli investitori all’America, e ora si mostra anche quanto sia importante diversificare gli investimenti, come nella strategia adottata da L&G, che nel contesto attuale le ha permesso di limitare l’impatto della politica commerciale di Trump. La stessa L&G esamina ora le conseguenze dei dazi e le possibili reazioni degli investitori, sottolineando la reazione negativa dei mercati, con paure crescenti sia nell’azionario sia nell’obbligazionario, che ha investito soprattutto gli asset USA più rischiosi, mentre si registra l’indebolimento del dollaro e dei prezzi del petrolio.
MARGINI DI NEGOZIATO MA DAZI ALTI A LUNGO
Sebbene ci sia ancora margine di negoziazione, l’idea più diffusa è che i dazi si manterranno alti per il resto dell’anno, con un sondaggio di Goldman Sachs che evidenzia come ora il 90% degli investitori ha rivisto al rialzo le stime di una possibile recessione nel 2025. Gli USA hanno tariffe di almeno il 10% su tutti i partner commerciali, con percentuali molto più alte su alcuni, tra cui Cina (34%), Giappone (24%) e UE (20%). L&G osserva che in alcuni casi i nuovi dazi dovrebbero sommarsi ad altri già esistenti, con paesi come la Cina che dovrebbero vedere il prezzo delle importazioni aumentato almeno del 54%…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.