Per Sonja Laud (LGIM), le azioni torneranno interessanti, nel momento in cui gli utili avranno scontato il rischio recessione. “L’inflazione è stata il più grande cambiamento per i mercati nel 2022 e rimarrà importante nel 2023”
Il 2022 è stato un anno difficile per tutte le asset class. I ribassi non hanno riguardato solo l’azionario, ma anche l’obbligazionario. Si è salvato solo il comparto delle commodity. In uno scenario atipico perché, in passato, quando le asset class più rischiose calavano, le obbligazioni riuscivano a limitare il rosso nei portafogli bilanciati. Cosa aspettarsi l’anno prossimo? “Vediamo il 2023 come un anno di transizione: c’è ancora molta incertezza sul quadro del ciclo economico ma possiamo considerare un passaggio da un portafoglio difensivo ad uno che includa asset più rischiosi”, spiega Sonja Laud, Chief Investment Officer at Legal & General Investment Management (LGIM), commentando l’outlook 2023.
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AZIONI SOTTOPESATE
Le valutazioni azionarie sono interessanti, per capire quanto occorre anche analizzare gli utili. “Per il momento rimarremo sottopesati in azioni e credito, ma stiamo osservando il mercato con molta attenzione poiché riteniamo che a un certo punto nel 2023, con una sufficiente negatività scontata nelle revisioni degli utili, ci saranno migliori punti di ingresso negli asset rischiosi”, prosegue Sonja Laud. In questo scenario, c’è da considerare anche il rischio di recessione che in Europa potrebbe arrivare prima che negli Stati Uniti. E, ovviamente, l’inflazione…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.