La CIO di LGIM, Sonja Laud, ritiene che il tetto al debito USA sia un rischio a breve, ma esclude che si arrivi al default mentre l’inflazione resta il tema centrale in USA e Europa. Le crisi bancarie indeboliscono l’economia
Non è ancora arrivato il momento per gli investitori di riposizionarsi sugli asset a rischio, sia nel credito che nell’azionario, meglio aspettare che si presenti un miglior punto di ingresso e intanto preferire per l’allocazione di portafoglio i bond governativi a scadenza più lunga. E’ l’indicazione dalla CIO di LGIM, Sonja Laud, che ha analizzato in un webinar il contesto macroeconomico e ha indicato come gli investitori devono posizionare i propri portafogli nella situazione attuale, che vede l’inflazione ancora come principale driver dei mercati, mentre il tema caldo del tetto al debito federale USA rappresenta un rischio a breve e la strettta creditizia causata dalle crisi bancarie USA contribuisce a spingere l’economia verso la recessione.
L’INFLAZIONE RIENTRA MA NON IL TASSO CORE
Sonja Laud ha spiegato che a livello generale l’inflazione sta rientrando, ma il tasso core, che esclude le voci volatile di energia e alimentari ed è particolarmente guardato dalle banche centrali, resta molto vischioso, soprattutto in Europa, dove Bank of England e BCE sono indietro rispetto alla Fed nell’azione di contrasto all’aumento dei prezzi, dovuto anche alle tensioni salariali. Questo vuol dire che l’inflazione si avvia ad adagiarsi su un ‘plateau’ piuttosto che avviarsi a un calo verticale, il che non avvicina una fase di riduzione dei tassi di interesse e di allentamento monetario. Per cui, sottolinea l’esperta di LGIM, bisogna aspettarsi che i tassi restino elevati a lungo…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.