Sean Markowicz, CFA Strategist, Strategic Research Group di Schroders,sottolinea che storicamente i settori più performanti sono stati le utility, i beni di consumo e l’immobiliare, male invece industriali e finanziari
L’invasione russa dell’Ucraina ha aumentato il rischio stagflazione, che si verifica quando il rallentamento economico si combina con l’accelerazione dell’inflazione. Le azioni globali tendono a soffrirne perché le aziende devono affrontare simultaneamente il calo delle entrate e l’aumento dei costi, che comprime i margini. Ma non tutti i settori ne devono soffrire. Alcuni titoli sono più tutelati, date le proprietà difensive e/o la correlazione positiva all’inflazione. Per questo un approccio flessibile agli investimenti azionari può trarre vantaggio dai differenziali di performance e minimizzare potenziali perdite significative.
I DIFENSIVI ESCONO VINCITORI
Lo sottolinea l’analisi di Sean Markowicz, CFA Strategist, Strategic Research Group, Schroders, secondo cui titoli difensivi sembrano uscirne vincitori, perché la stagflazione tende a favorire le società i cui prodotti e servizi sono essenziali per la vita quotidiana. Le valutazioni di questi titoli tendono a reggere meglio quando l’economia rallenta. Ad esempio, indipendentemente dall’inflazione, le persone hanno bisogno di alimentarsi e devono pagare le bollette elettriche e l’affitto, mentre potrebbero rinviare l’acquisto di beni “ciclici”, come un’auto nuova o un iPhone, fino a quando i prezzi non scendono…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.