In termini rendimento aggiustato per il rischio nei prossimi 5 anni, il 70% del campione dell’Ubs Annual Reserve Manager Survey vede i titoli di Stato come vincitori, seguiti dalle azioni dei mercati sviluppati e dall’oro
Quaranta banche centrali a livello globale che gestiscono asset per oltre 15.000 miliardi di dollari USD, circa metà delle riserve globali. E’ il panel dell’Ubs Annual Reserve Manager Survey, l’annuale sondaggio condotto da UBS Asset Management che rappresenta uno dei momenti più attesi da parte dei gestori delle riserve delle banche centrali e dei sovereign wealth funds. Dal quale emergono interessanti spunti di riflessione a cominciare dal 66% degli intervistati che ritiene l’atterraggio morbido dell’economia lo scenario più probabile. Il 71%, invece, prevede che l’inflazione headline statunitense si collochi in una fascia del 2-3% nel 2025 mentre oltre la metà del campione vede i tassi di policy della Fed posizionati tra il 3% e il 4% nel 2025.
IL PRINCIPALE RISCHIO È LA GEOPOLITICA
Per quanto riguarda invece i rischi, il principale resta la geopolitica mentre è in crescita la sostenibilità del debito pubblico: al contrario non sembrano destare preoccupazione né il cambiamento climatico né la stabilità finanziaria generale. La metà degli intervistati ritiene che il conflitto tra Russia e Ucraina terminerà solo dopo il 2026, ma la stragrande maggioranza non considera possibile un confronto diretto tra la NATO e la Russia nei prossimi cinque anni. Crescono i timori per l’utilizzo delle riserve valutarie come un’arma strategica…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.