L&G Asset Management passa in rassegna i numerosi fattori che supportano il metallo giallo: inflazione USA ancora alta, attese su Trump, acquisti delle banche centrali, buoni utili del settore estrattivo
L’oro può ancora contare su solidi fondamentali, che dovrebbero compensare gli effetti negativi derivanti dalla revisione al ribasso delle aspettative sui futuri tagli dei tassi da parte della Fed, ridotte a solo 1-2 mosse nel 2025. La politica inflazionistica di Trump, il conseguente indebolimento del dollaro e lo scenario geopolitico incerto continuano infatti a sostenere il valore del metallo giallo come bene rifugio. Anche le banche centrali continueranno a sostenerne il prezzo grazie alle loro campagne di acquisti, con la Cina, in particolare, che continuerà ad accrescere le riserve per aumentare l’indipendenza dal dollaro I ricavi, gli utili e le attività di M&A nel settore estrattivo mostrano quanto il comparto goda di buona salute.
ANCHE TREASURY USA E DOLLARO FATTORI IMPORTANTI
Sono le indicazioni di un contributo di Legal & General Asset Management sul mercato dell’oro, la cui analisi in particolare mostra che le nuove aspettative sul taglio dei tassi d’interesse potrebbero rappresentare un freno per l’oro, che può però ancora contare sugli acquisti delle banche centrali, mentre l’andamento degli utili suggerisce che le aziende estrattive stanno raccogliendo i frutti di un prezzo più alto. Inoltre, le ridotte aspettative di tagli della Fed hanno portato a un rialzo nei rendimenti dei Treasury USA, che non dovrebbe essere una buona notizia, per chi investe in oro, ma resta un grande interrogativo sulla capacità del dollaro di mantenere la sua posizione dominante anche nel 2025…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.