A metà del mese delle vacanze, picchi di volatilità restano come da tradizione in agguato, e i catalizzatori possibili davvero non mancano, a partire dal fronte delle guerre, con Usa e UE distanti
Da sempre agosto è il mese della volatilità. Nella media degli ultimi 35 anni l’indice VIX, che la misura, nel mese delle vacanze estive ha viaggiato sopra i restanti 11 mesi dell’anno, seguito a ruota da settembre. Il 2024 non ha fatto eccezione con le turbolenze causate dalla combinazione di uno strappo al rialzo dello yen, che ha impattato anche i mercati, insieme allo storno dei Big Tech USA. Due fenomeni temporanei che si sono poi rivelati buone occasioni di ingresso per gli investitori.
FED SEMPRE IN BILICO, E DAZI “SECONDARI”
Anche in quest’agosto i possibili catalizzatori non mancano, dai fronti di guerra, con l’incontro in Alaska tra Trump e Putin che, salvo sorprese, dovrebbe tenersi proprio il 15, agli sviluppi a Gaza, con il premier Netanyahu sempre più isolato, fino ai dati USA che potrebbero incrinare il fragile equilibrio della politica e del vertice della Fed. E si guarda anche al possibile accordo sui dazi tra USA e Cina. Il tema dazi si intreccia con il confronto geopolitico. Quelli “secondari”, vale a dire che colpiscono parti terze, rientrano infatti nella partita tra USA e Russia sull’Ucraina, Trump li ha già imposti al 25% sull’India, motivandoli con il continuo ricorso all’importazione di greggio da Mosca, ammonendo la Cina che potrebbe essere la prossima…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.