Il CIO Vincent Mortier segnala i fattori positivi dei tagli della Bce e della politica fiscale in Germania, ma non si può fare a meno delle coperture per proteggersi dalle incertezze
Il contesto d’investimento rimane favorevole alle azioni anche a fronte di forti incertezze, inducendo a privilegiare le opportunità in Europa che potrebbero beneficiare di un cessate il fuoco in Ucraina e delle valutazioni migliori rispetto agli USA. Nonostante gli annunci di dazi, i rischi d’inflazione e la scossa di DeepSeek, a febbraio è prevalso un sentiment positivo, e in Europa le azioni hanno raggiunto i massimi mentre in USA si è verificata un’estensione del rally dato che il predominio delle Magnifiche Sette sembra sul punto di vacillare. Ma sono sorti nuovi timori sull’inflazione mentre alcuni dati fotografano la debolezza dell’economia USA. E’ l’analisi di Vincent Mortier, CIO di Amundi, che per valutare se l’attuale sentiment sia destinato a continuare esamina una serie di temi.
L’INFLAZIONE RESTA UN FATTORE DI VULNERABILITÀ
Il primo è appunto l’inflazione a cui i mercati rimangono vulnerabili: un rialzo potrebbe costituire una sfida impegnativa per Trump, tra i consumatori si registra crescente incertezza con aspettative di aumento dei prezzi a lungo termine ai massimi dal 2008. In secondo luogo, la crescita globale dovrebbe stabilizzarsi ma i rischi stanno aumentando per l’incertezza politica legata a Trump. Intanto, la zona Euro è supportata dalla traiettoria più chiara della politica monetaria seguita dalla BCE, mentre le misure fiscali in Germania e il possibile aumento delle spese per la difesa sono i temi chiave. Infine la Cina, che vuol evitare una rovinosa guerra commerciale. Il tutto indica un contesto ancora favorevole agli attivi rischiosi, ma Mortier segnala aree di compiacenza, che suggeriscono di spostarsi verso opportunità più interessanti mantenendo una forte diversificazione…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.