La politica monetaria è più vicina all’obiettivo in Usa, ma in Europa il viaggio potrebbe essere più rapido nel ritorno a una normalità nuova con nuove incognite e opportunità dopo un quarto di secolo di shock e risalite
Mercati, economie e imprese del mondo sviluppato stanno concludendo un lungo quarto di secolo in cui sono stati temprati e alla fine rafforzati da una serie di shock senza precedenti, per varietà e rapidità di successione. Il millennio è partito con l’uno-due della bolla di internet e dell’11 settembre, che mise fine ai quasi vent’anni d’oro dell’economia americana targati Reagan, Bush senior e Clinton, nel segno della duplice sconfitta prima dell’inflazione e poi dell’URSS collassata, con l’inizio di una globalizzazione che sembrava aprire assetti definitivi della geopolitica globale. Fino al 2007 il rischio principale percepito era l’estremismo di matrice islamica, con le guerre in Afghanistan e in Iraq di Bush figlio, fino alla nuova crisi covata nel cuore della finanza americana, esplosa in assenza di anticorpi regolatori e comportamentali, poi esondata n Europa con la crisi del debito sovrano.
IL SALVATAGGIO DELLE BANCHE CENTRALI
Economie, mercati e imprese hanno resistito e poi recuperato grazie soprattutto alla scesa in campo delle banche centrali sulle due sponde dell’Atlantico, guidate da Ben Bernanke e da Mario Draghi. La rete di protezione del Quantitative Easing salvò il sistema dal collasso, mentre la Cina nel suo nuovo ruolo di fabbrica del mondo consentiva alle economie di crescere senza tensioni inflazionistiche. Ma le ferite inferte dalla crisi dei mutui subprime erano molto profonde, e ci vollero anni al sistema bancario americano e europeo per rimettersi in sesto, mentre le autorità costruivano un nuovo sistema di regole per prevenire gli eccessi dell’esuberanza finanziaria. Alla fine del secondo decennio del secolo sembrava che il ritorno alla normalità fosse maturo, e le banche centrali si preparavano a ripristinare una politica monetaria più coerente con un quadro di crescita…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.