Aberdeen Standard ipotizza anche altri scenari, ma quello di base, col 35% di probabilità assegnata, prevede un ritorno dell’economia globale allo stato pre-Covid. Possibili anche un crollo deflazionistico e un brusco ritorno dell’inflazione
Con il perdurare della crisi da Covid, le prospettive economiche sono più incerte che mai. Luke Bartholomew, senior economist di Aberdeen Standard Investments, ha individuato sei possibili scenari macroeconomici per il 2021, mantenendo come scenario di base il ritorno a una ‘nuova normalità’, ma prendendone in esame anche altri cinque, a ciascuno dei quali viene assegnato un punteggio in termini di probabilità. Il ritorno alla ‘nuova normalità’ resta lo scenario di base, a cui l’esperto di ASI assegna però solo il 35% di probabilità, e prevede che l’economia globale torni ampiamente allo stato pre-Covid, vale a dire alla sostanziale stagnazione secolare seguita alla crisi finanziaria globale. Nella ‘nuova normalità’ l’inflazione resta bassa intorno al 2% e la crescita reale si stabilizza sull’1,8% entro il 2025.
INFLAZIONE IN RIALZO MA TASSI SEMPRE BASSI
Il primo dei 5 scenari alternativi ipotizzati da Bartholomew è quello di un “ripensamento delle banche centrali”, a cui viene assegnata una probabilità non superiore al 20%, con le autorità che tentano di controllare la reflazione attraverso stimoli fiscali e monetari coordinati, il cosiddetto “helicopter money”, creando un eccesso di domanda, che fa aumentare l’inflazione. Ma le banche centrali continuano a mantenere basse le aspettative d’inflazione rimangono ridotte, la crescita raggiunge il 2,4% nel 2025, con prezzi al consumo al 3,3%. Gli stimoli proseguono, con tassi nominali all’1%, ben sotto il tasso di equilibrio del 3,5%…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.
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