Il triangolo della paura inflazione-recessione-tassi continua a incombere, ma gli investimenti dei big corrono in America, e non solo. In vista 5 anni di crescita globale trainata da digitale, energia green, e re-shoring
Con quasi due terzi dell’anno alle spalle, la bilancia dei rischi resta in equilibrio precario per economie e mercati globali. La stagione delle trimestrali USA, praticamente chiusa con quella di Walmart, non è stata particolarmente brillante, con gli utili delle società dello S&P 500 che hanno battuto in media le attese del 3,3% mentre le stime di quelli futuri sono state riviste al ribasso del 5% per il terzo trimestre e del 3,6% per il quarto. Ma quella iniziata cinque settimane fa è stata anche la miglior stagione delle trimestrali USA in termini di performance delle azioni, cifrata in un rialzo del 10% dell’indice principale, dal secondo trimestre del 2009, quando si stava iniziando a consolidare la ripresa dopo la paurosa recessione scatenata dalla crisi dei subprime e dal crac di Lehman. Una ripresa che i dati non rilevano ancora sul fronte delle economie reali, dove nell’ultima lettura di luglio l’indice JP Morgan Global delle attività manifatturiere e dei servizi è seduto su quota 50, la demarcazione tra espansione e contrazione.
TRE RISCHI CHE INCOMBONO
Il triangolo del pericolo resta quello fatto di inflazione, recessione e stretta monetaria, tre rischi che incombono ancora sia sulle economie che sui conti aziendali. Chi si aspetta che al simposio di Jackson Hole in Wyoming il 25-27 agosto il capo della Fed Jay Powell sventoli un ramoscello d’ulivo resterà probabilmente deluso. Nella storia non è mai successo che la Fed abbia interrotto un ciclo di aumento dei tassi con quelli dei Fed Fund sotto l’inflazione, per cui anche se questa scendesse al 5% per fine anno con i tassi al 3% la banca centrale dovrebbe entrare nel 2023 ancora in modalità restrittiva. Un allineamento dei due livelli intorno al 4% potrebbe essere probabile, ma è una prospettiva da prima metà del prossimo anno. In assenza di certezza sui fondamentali, il mercato continua a essere guidato da fattori emotivi di breve termine…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.