Pictet AM, in un commento di Marco Piersimoni, indica tassi con più spazio per calare, dollaro ancora sopravvalutato, nuove rotte del commercio, commodity, e declino cinese in frenata
L’analisi di come il contesto globale possa sostenere gli asset emergenti consente di isolare 5 driver: tassi locali, dollaro, commercio, materie prime e Cina, in buona parte favorevoli, se non nell’immediato quantomeno nella direzione, come per l’ultimo. L’unico non pienamente positivo è il commercio, ma ci sono segnali incoraggianti nelle dinamiche strutturali. Il tutto rende oggi attraenti i Mercati emergenti, con premi al rischio piuttosto interessanti, soprattutto sui bond in valuta locale e su alcuni settori azionari. Ma restano elevati i rischi idiosincratici, dalla geopolitica a shock specifici possono spostare bruscamente la narrativa di mercato.
I TASSI LOCALI DEI MERCATI EMERGENTI
Sono le indicazioni di un commento di Marco Piersimoni, Co-Head of Multi Asset Euro di Pictet Asset Management, che parte dai tassi locali, il cui divario rispetto ai Paesi sviluppati offre spazio per manovre espansive e rendimenti reali interessanti. Alcuni Paesi, come il Sud Africa, hanno addirittura abbassato i target di inflazione già ambiziosi, mentre la dinamica dei prezzi è già sotto controllo in Asia, e in altre regioni come America Latina ed Europa dell’Est sta migliorando. Quindi il dollaro ancora sopravvalutato, al contrario di molte valute emergenti che hanno possibili spazi di rivalutazione…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.