L&G ritiene che possano rappresentare una valida soluzione per proteggersi dallo scenario attuale, a patto che vengano rispettati alcuni punti importanti, come testare gli scenari avversi e diversificare
Da anni si discute di de-globalizzazione e di come molte economie stiano riportando all’interno dei loro confini una larga parte del processo produttivo. L’elezione di Donald Trump e l’incertezza che ha generato, sia sul fronte obbligazionario che azionario, ha accelerato il trend creando un contesto macroeconomico di minor crescita e maggior inflazione. Robin Martin, Global Head of Investment Strategy & Research, Real Assets di L&G, ricorda che già dallo scorso anno L&G metteva in guardia su come il fenomeno della deglobalizzazione avrebbe potuto creare un’elevata incertezza e che le nuove leadership politiche avrebbero potuto creare un contesto molto differente da quello a cui eravamo abituati.
IL RITORNO DI TRUMP AUMENTA L’IMPREVEDIBILITÀ
L’elezione di Donald Trump e la rapida implementazione della sua agenda “America First” ha confermato ed esasperato questa previsione. L’annuncio di tariffe su Messico, Canada e Cina, così come sull’acciaio e l’alluminio e le minacce di imporre dazi all’Unione Europea hanno causato notevoli sconvolgimenti sui mercati azionari e del reddito fisso, basti pensare a come il global equity abbia bruciato tutti i guadagni conseguiti nei mesi successivi alle elezioni USA. Secondo L&G, altri aspetti direttamente legati al programma della nuova amministrazione USA che potrebbero avere un impatto sulla crescita riguardano i rischi d’inflazione, le sue aspettative e l’imprevedibilità che rende molto più difficile fare piani di business o di investimento…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.