Secondo Benoit Anne, Lead Strategist Investment Solutions Group, e Bradford Rutan, Managing Director e Investment Product Specialist di MFS per il credito IG europeo si sta delineando la giusta congiunzione astrale. Tornano in auge i portafogli bilanciati 60% azioni e 40% bond
Il 2023 potrebbe essere l’anno del riscatto. Sui mercati le obbligazioni tornano protagoniste, dopo un 2022 difficile, a dire il vero per tutte le asset class. “Il Treasury biennale ha raggiunto livelli che non si vedevano da quindi anni”, sottolineano Benoit Anne, Lead Strategist Investment Solutions Group, e Bradford Rutan, Managing Director e Investment Product Specialist di MFS. “Gli inneschi sono state l’inflazione più alta e più vischiosa del previsto e la grande incertezza sul ritmo e sull’entità dell’inasprimento delle banche centrali”.
BOND PIÙ INTERESSANTI DELLE AZIONI
Le obbligazioni sono tornate a generare reddito. “Se si mettono a confronto i rendimenti obbligazionari con l’earnings yield dell’S&P, le obbligazioni appaiono decisamente più interessanti delle azioni”, proseguono nella loro analisi si due gestori di MFS. In prospettiva, ci sono molte ragioni per essere più ottimisti sull’obbligazionario. “I rendimenti iniziali sono notevolmente maggiori, e questo incide enormemente sulla formazione delle aspettative di rendimento – aggiungono Anne e Rutan -. A nostro avviso, molte cose dovrebbero andare storte perché le obbligazioni registrino performance deludenti in futuro. Ci troviamo dunque in un contesto decisamente propizio”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.