La principale società commerciale giapponese, Mitsubishi Corp (OTC:MSBHF), ha visto le sue azioni salire ai massimi storici dopo l’annuncio di un massiccio piano di riacquisto di azioni.
Cosa è successo
Mercoledì scorso, le azioni Mitsubishi quotate a Tokyo e sostenute da Warren Buffett hanno raggiunto il massimo storico di 2.812,5 yen (24,24 dollari), segnando un aumento dell’11% rispetto al giorno precedente. Questa impennata è avvenuta dopo che la società ha dichiarato l’intenzione di riacquistare azioni per un valore di 500 miliardi di yen (3,4 miliardi di dollari), come riporta Reuters.
Il riacquisto, unito a un precedente riacquisto e a un dividendo annuale, dovrebbe portare a un rendimento totale per gli azionisti del 94% per l’anno fiscale che si concluderà a marzo. Gli analisti di Jefferies prevedono che Mitsubishi potrebbe potenzialmente restituire agli azionisti altri 500 miliardi di yen entro la fine di marzo 2025, se l’azienda non individuerà obiettivi di acquisizione interessanti.
“Se l’azienda non dovesse trovare obiettivi di acquisizione interessanti, pensiamo che il management rilascerebbe la liquidità in eccesso agli azionisti”, si legge nella nota di Jefferies.
L’amministratore delegato dell’azienda, Katsuya Nakanishi, ha accennato a potenziali investimenti futuri negli Stati Uniti, un mercato che considera promettente grazie alla sua elevata autosufficienza energetica e alimentare. Tuttavia, l’esito delle elezioni americane potrebbe avere un impatto su questi piani.
Nonostante il calo dello 0,20% dell’indice Nikkei, la performance di Mitsubishi mercoledì è stata seconda solo a quella di GS Yuasa Corp (OTC:GYUAF), che ha registrato un aumento di quasi il 20%.
A giugno 2023, Berkshire Hathaway possiede l’8,3% delle azioni di Mitsubishi.
Perché è importante
Il piano di riacquisto di azioni proprie di Mitsubishi, che ha raggiunto livelli record, arriva sulla scia dei suoi ottimi risultati finanziari. L’azienda ha registrato un utile netto record lo scorso anno, grazie all’impennata dei prezzi delle materie prime in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
A settembre l’azienda ha deciso di cessare la produzione di automobili in Cina, una mossa attribuita alla crescente popolarità dei veicoli elettrici e ai forti marchi locali.
In particolare, la decisione di Mitsubishi di destinare la liquidità in eccesso agli azionisti è in linea con la tendenza delle aziende giapponesi a diventare più caute negli investimenti all’estero. Questo cambiamento è attribuito alla possibilità di cambiamenti politici con la nuova amministrazione statunitense, come dimostra l’impegno di Donald Trump a bloccare il progetto di acquisto di United States Steel Corp (NYSE:X) da parte di Nippon Steel Corp (OTC:NPSCY).
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