Dal reddito fisso, con particolare attenzione al debito emergente, all’azionario, al credito, fino agli asset alternativi, non mancano occasioni in un panorama dominato da tassi, inflazione e elezioni Usa
La seconda metà del 2024 sarà impattata da una serie di fattori, tra cui spiccano inflazione, tassi di interesse e elezioni USA, ma guardando al panorama dell’universo investibile non mancano le opportunità interessanti, dal reddito fisso, all’azionario, al credito, fino agli asset alternativi. Morgan Stanley Investment Management passa in rassegna i temi chiave di cui l’investitore dovrà tenere conto di qui a fine anno a cominciare dalla prevalenza delle politiche di bilancio rispetto alle politiche monetarie, i cui sviluppi non possono essere prezzati dal mercato, come attesta il fatto che non esistono futures sulle politiche fiscali.
I DEFICIT USA NON MINACCIANO LA STABILITÀ DEL DOLLARO
Secondo Morgan Stanley questo è un fattore che impatterà i mercati fino alle presidenziali USA e anche oltre nel 2025. La generosità della spesa pubblica non si è ancora disancorata dalle aspettative di inflazione ma resta da vedere se lo sarà ancora nei prossimi 6-18 mesi. La spesa pubblica USA e i deficit gemelli dei conti federali e di quelli con l’estero hanno alimentato timori sulla valutazione del dollaro e sulla stabilità del suo ruolo di riserva globale. La ricercara di MSIM sugli iltimi 50 anni mostra che questi fattori non determinano una svalutazione del biglietto verde, perché è sostenuto da fattori che vanno oltre le politiche e i deficit di bilancio…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.