Durante la conference call con gli analisti, il numero uno di Piazzetta Cuccia sferra un nuovo attacco contro la banca senese e contro gli azionisti Delfin e Caltagirone, oltre che contro la strategia governativa
“Troppe anomalie” nella vicenda Mps-Mediobanca. Così, nel giorno di partenza dell’ops di Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca, Alberto Nagel, ceo di Piazzetta Cuccia, lancia l’ultimo attacco frontale, durante la call con gli analisti. Questa volta prende di mira anche il Governo che ha giocato “molteplici ruoli” come “maggiore azionista di Montepaschi, controllore di fatto del consiglio, utilizzatore del golden power”. Questa situazione è “un elemento di anomali” e “ha fatto sì che diversi attori in Italia, direttamente o indirettamente, decidessero di sostenere questa operazione”, dice Nagel.
MPS-MEDIOBANCA, OPERAZIONE PREPARATA
Secondo Nagel, “non appare credibile quanto dichiarato dall’amministratore delegato di Montepaschi (Luigi Lovaglio), ovvero che abbia portato avanti questa operazione in autonomia. Di fatto, ciò che abbiamo visto è che questa transazione è stata preparata, votata e sostenuta da tutti i principali azionisti, compreso il governo”. “L’anomalia sta nel fatto che vi sia lo stesso azionista da entrambe le parti, che l’offerta sia priva di premio, e che l’offerente sia significativamente più piccolo del target. Tutto ciò solleva una serie di interrogativi”, aggiunge Nagel…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.