Il portfolio manager Jack Janasiewicz sottolinea la difficoltà a posizionarsi di fronte alle minacce, che potrebbero minare il sentiment e la fiducia su economia e imprese Ue
Gli investitori cercano di digerire il continuo scorrere di titoli che cercano di decifrare le prospettive e l’impatto dei dazi di Trump. La gamma di incertezze è ampia, rendendo ancora più difficile posizionarsi, lasciando molti investitori nella condizione di essere reattivi più che proattivi. Il rischio principale è che la fiducia e il sentiment inizino ad erodersi sia a livello corporate che familiare, non una buona cosa per l’economia o per gli asset di rischio. Lo sottolinea un commento di Jack Janasiewicz, Portfolio Manager di Natixis IM Solutions, che analizza i principali trend su alcuni temi chiave nei prossimi mesi del 2025: politica della FED, andamento dei dazi, traiettoria dell’inflazione globale, con un outlook in termini di utili per azione europei
I DAZI COME STRADA PER BILANCIARE LE ENTRATE USA
Secondo una recente indagine, la Fed dovrebbe considerare i dazi come un aumento dei prezzi una tantum, a cui sarebbe sbagliato rispondere con rialzi dei tassi, che aumenterebbero le probabilità di recessione. Ma le opinioni più recenti del Summary of Economic Projections della stessa Fed indicano che diversi membri stanno facendo esattamente il contrario, nota l’esperto di Natixis IM. La riscossione delle entrate tariffarie è stata citata come una delle motivazioni dell’amministrazione Trump, come anche la riorganizzazione dell’ordine commerciale globale. Considerando che USA importano circa 3.000 miliardi di dollari in beni, e che le imposte sul reddito generano circa 2.000 miliardi, servirebbe una tariffa universale del 66% su tutto ciò che viene importato dagli Stati Uniti per bilanciare…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.