Jack Janasiewicz, Portfolio Manager e Lead Portfolio Strategist di NIM Solutions, analizza come la FED possa interpretare gli ultimi dati sull’andamento dell’inflazione con gli indici PCE e CPI che mostrano divergenze
E’ arrivato il giorno della FED e Powell dovrebbe seguire lo schema atteso: tassi fermi, parlare in modo diretto, sottolineare la flessibilità e la dipendenza dai dati e ribadire che il lavoro non è finito e che si debba andare avanti. Ma per contestualizzare meglio va sottolineato che l’ultimo dato sull’inflazione al consumo in apparenza è più ‘caldo’ del previsto, ma gli investitori non dovrebbero estrapolare un mese e non aspettarsi che modifichi le prospettive. Il processo di disinflazione non è mai stato lineare, si devono aspettare scatti e ripartenze, con una traiettoria a lungo termine verso il basso.
IN CALO LE PROBABILITÀ DI UN RIALZO A NOVEMBRE
E’ l’indicazione di Jack Janasiewicz, Portfolio Manager e Lead Portfolio Strategist di Natixis IM Solutions che sottolinea come la quasi totalità degli elementi positivi del dato di agosto ruota intorno ai segmenti legati alle assicurazioni auto e alle tariffe aeree, con il primo che sembra in fase di recupero rispetto all’aumento dei prezzi delle auto, mentre il secondo sembra in contrasto con prospettive più morbide. Guardando alle aspettative del mercato, i rialzi dei tassi sembrano essere allontanati, con le probabilità di un rialzo a novembre in calo, scese al 31%, un esempio della dipendenza dai dati della Fed…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.