Mentre i timori di recessione sembrano allontanarsi, gli istituzionali ritengono che i mercati premieranno la gestione attiva e che tornerà utile diversificare con investimenti alternativi, in particolare con il private equity
I tassi di interesse e le valutazioni azionarie, che non riflettono al momento i fondamentali societari, restano le principali preoccupazioni per gli investitori istituzionali per il 2025 nonostante l’inflazione in discesa e l’allentamento delle politiche monetarie. E’ quanto emerge dal Natixis IM Institutional Investor Outlook for 2025. Realizzato tra ottobre e novembre intervistando oltre 500 investitori istituzionali che gestiscono complessivamente un patrimonio di 28.300 miliardi di dollari a livello globale per pensioni pubbliche e private, assicurazioni, fondazioni e fondi sovrani di tutto il mondo, il sondaggio annuale di Natixis IM rivela le scelte in portafoglio e l’outlook per il 2025 degli investitori istituzionali.
UN MAGGIORE SENSO DI OTTIMISMO
“In prospettiva gli istituzionali evidenziano un maggiore senso di ottimismo. I rischi all’orizzonte non mancano ma appaiono fiduciosi nella loro capacità e in quella del mercato di resistere alle pressioni geopolitiche e ai potenziali cambiamenti macroeconomici per uscirne vincitori. Sebbene siano una minoranza quelli che stanno modificando la strategia a lungo termine, riconoscono di poter aumentare le proprie possibilità con modifiche tattiche di portafoglio. Tuttavia, il successo a lungo termine sarà ancora determinato dalla capacità di leggere i fattori macroeconomici e di mercato di oggi” ha commentato Marco Barindelli, Country Head per l’Italia di Natixis IM…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.