Mabrouk Chetouane analizza i trend ciclici e strutturali delle due aree spiegando che la differenza di percezione sulle mosse di Fed e Bce supporta il biglietto verde che dovrebbe toccare 1,05 a 3-6 mesi
La traiettoria del cambio euro/dollaro riflette equilibri multipli instabili, come il differenziale di crescita, gli investimenti, la divergenza delle politiche monetarie e gli sviluppi politici. Da inizio 2023 il si è mosso in un range tra 1,05 e 1,11. Ragioni sia cicliche che strutturali dovrebbero portare il dollaro ad apprezzarsi per 3-6 mesi e quindi a rompere sotto 1,05, ma poi l’euro dovrebbe ritrovare la sua strada grazie al miglioramento dell’economia europea atteso entro il 2025 e alla stabilizzazione del gap di politica monetaria tra Fed e Bce.
COLLEGAMENTI CON L’ANDAMENTO DELLE DUE ECONOMIE
Sono le indicazioni di Mabrouk Chetouane, Head of Global Market Strategy di Natixis IM Solutions, che analizza la traiettoria del cambio euro/dollaro a breve e medio termine e i relativi collegamenti all’andamento delle economie sulle due sponde dell’Atlantico, osservando che la volatilità implicita del cambio è a livelli storicamente bassi, segno che gli investitori non percepiscono la necessità di proteggersi dal rischio di una brusca variazione…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.