Nelle prospettive settimanali del CIO, Erik L. Knutzen analizza l’apparente contraddizione con un quadro di alti tassi e inflazione vischiosa, prediligendo un atteggiamento prudente perché la volatilità resta alta
Sui mercati c’è un enigma da risolvere: nonostante le tensioni bancarie, il dibattito sul tetto al debito USA e i rialzi dei tassi, i mercati azionari continuano a registrare nuovi massimi di periodo. Le condizioni monetarie e creditizie si stanno inasprendo, mentre banche centrali e banche commerciali si stanno tenendo sotto controllo a vicenda, le curve dei rendimenti rimangono fortemente invertite, con alta volatilità nella parte a breve. L’inflazione si sta rivelando ostinatamente vischiosa, soprattutto in Europa e nel Regno Unito, e in crescita in Giappone, e le probabilità scontate dai mercati per ulteriori rialzi dei tassi sono di nuovo in aumento. Infine, gli utili societari sono in calo e l’inflazione comincia a comprimere i margini.
RENDIMENTO REALE USA A 10 ANNI RISALITO
Ciononostante, osserva Neuberger Berman nelle Prospettive settimanali del CIO, firmate da Erik L. Knutzen, CFA, CAIA, Chief Investment Officer—Multi-Asset Class, i mercati azionari continuano a salire, notando che forse la cosa più sorprendente è il rendimento reale del decennale statunitense salito all’1,5% nelle ultime sedute, facendo eco a un aumento simile a febbraio che aveva fatto crollare l’S&P 500 dell’8% nelle sei settimane successive, mentre questa volta non ha lasciato quasi traccia sull’azionario statunitense. Un modo per dare un senso al tutto, secondo l’esperto di Neuberger Berman, è ricordare da dove siamo partiti e di ripercorrere la direzione in cui sembrano essere andate le cose…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.